IAB Europe pubblica il nuovo AdEx Benchmark 2018 che analizza lo stato del digitale europeo in merito al mercato pubblicitario. Il rapporto descrive in dettaglio fatti e cifre provenienti da tutta Europa, compresa la crescita, i diversi formati di pubblicità digitale, le tendenze diversificate nei mercati e i nuovi valori di spesa nel mondo dei social media e video.
Il rapporto 2018 rivela che il mercato europeo della pubblicità digitale è cresciuto del 13,9% rispetto all’anno scorso, e questa viene certificata come la crescita più rapida del settore dal 2011. Il mercato è più che raddoppiato in termini di dimensioni dal lontano 2012, trainato principalmente dall’aumento degli investimenti pubblicitari nei social, nel mobile e nei formati video.
Il digitale continua a essere un catalizzatore di crescita nella pubblicità globale dei media e ora rappresenta il 45% del totale. Giunto al suo tredicesimo anno, lo studio copre ventotto mercati. Quest’anno lo studio ha inserito anche l’Ucraina. Tra tutti i mercati analizzati, ben ventuno, nel 2018, hanno visto un raddoppio della crescita annuale.
È interessante notare che c’è stata una crescita continua nei mercati più maturi in linea, o al di sopra, della media europea. Questo per esempio è avvenuto in Francia (18,3%), Regno Unito (15,1%), Spagna (15,1%) e Norvegia (14,3%) a dimostrazione del fatto che la maturità non ostacola le opportunità di innovazione.
I primi tre mercati per crescita individuale, tuttavia, sono Ucraina (26,9%), Russia (24,9%) e Bielorussia (23,6%). Il rapporto evidenzia inoltre come l’innovazione continua nel settore con la crescita di nuovi formati di pubblicità digitale crei un flusso in uscita del 44,7%.
In un momento di significativi cambiamenti nel settore, comprese le nuove norme sulla protezione dei dati e le preoccupazioni per quanto riguarda la trasparenza e la responsabilità, il rapporto dimostra e conferma la fiducia degli investitori nella pubblicità digitale come canale efficace per offrire un adv efficace e responsabile per i brand.
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Articolo di C. Di Iorgi
Fonte IAB Europe